CASAMICCIOLA: INFO E TURISMO...

LE TERME
Al termine Casamicciola, nel 1956, si deliberò d’aggiungervi la parola: Terme.
Il Comune tiene come stemma un fiumicello di acqua minerale nel quale la vecchietta Nizzola immerge i piedi e guarisce da ogni male.
L’atto che compie Nizzola riassume la grande funzione che hanno avuto nel passato e nel presente le acque di Casamicciola, inestimabile fonte di benessere e di salute.
Casamicciola (Casaniz-zola nel ‘500) si collega al nome latino casa, ...e poi... casa di Nizzola.
Acque e Terra di fuoco
Nell’età del ferro nella zona del Castiglione (Casamicciola) gli abitanti cuocevano i vasi di creta ed altre terraglie col calore che usciva dall’interno delle rocce.
Lo stesso calore veniva sfruttato per cuocere i cibi e per gli altri usi domestici.
Nei dintorni ove ora sorge il magnifico ristorante “Il Castiglione”, sono state trovate tracce di una villaggio dell’età del ferro.

IL PORTO
Il Porto di Casamicciola, sul versante nord dell\'Isola d\'Ischia, è con Piazza Marina il centro del paese.
Oltre all\'ormeggio dei traghetti e degli aliscafi di linea (pubblici e privati, che collegano l\'isola con la terraferma con i Porti di Pozzuoli, Napoli Beverello e Napoli Mergellina) è prediposto anche per l\'ormeggio da diporto.

IL VULCANO
Se cerchiamo un vero monumento naturale dobbiamo andare a Casamicciola per ammirare il vulcano spento del fondo dell’Oglio.
Il vulcano è spento ma si può scendere fino in fondo al cratere che é rivestivo di una folta e verde vegetazione che ci fa rimanere incantati.
Si può arrivare con la macchina per una strada che parte da Casamicciola e porta direttamente al cratere.

TRA REALTA\' E LEGGENDA: LA SIBILLA CUMANA
Sotto la collinetta del Castiglione, posta sul mare c’é la “Grotta della Sibilla”.
La Sibilla Cumana non era altro che una profetessa, una indovina, di primo piano che prevedeva il futuro degli uomini.
Ella per tutta la vita abitò a Cuma, una città situata di fronte ad Ischia, e colà dalle sue profonde grotte annunziava e indovinava il futuro a chi glielo chiedesse.
Quando però incominciò a regnare in Cuma un re che si chiamava Aristodemo, la Sibilla no ebbe più pace, perché veniva molestata in tutti i modi dal re.
Un giorno, per dimostrare come disprezzasse il re e quale fosse la sua potenza, chiamò le sue vestali (donne che l’aiutavano nell’arte dell’indovinare) stese sul mare un grande mantello, vi salì sopra e si diresse, sotto gli occhi sbalorditi del re e dei suoi cortigiani, verso Ischia e fissò la sua casa proprio nella grotta del Castiglione che da allora venne detta la “Grotta della Sibilla”.